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Giovedì, 28 Marzo 2024
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L'occhio sull'arte


Convegno
L’OCCHIO SULL’ARTE
IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO TRA PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE
Venerdì 11 ottobre 2013 - Firenze, Palazzo Pitti

 
A Firenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, ha avuto luogo lo scorso 11 ottobre il convegno L’occhio sull’arte. Il patrimonio culturale italiano tra protezione e valorizzazione. Durante i lavori, che si sono svolti alla presenza delle istituzioni, della stampa, dei migliori installatori italiani della sicurezza e di molti operatori dei beni culturali, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio H d’oro, il riconoscimento che dal 2006 premia le più eccellenti realizzazioni di sistemi di sicurezza.
Sono intervenuti a portare il loro contributo Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Anna Maria Buzzi, Direttore Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBAC, e Cristina Acidini, Soprintendente del Polo Museale Fiorentino. Gli interventi, moderati da Armando Torno del “Corriere della Sera”, sono stati introdotti da Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby.
La Fondazione Enzo Hruby ha deciso di affrontare a livello nazionale il tema della protezione e della valorizzazione dei beni culturali nella consapevolezza dell’importanza che esso riveste per un utilizzo consapevole dello straordinario patrimonio che la storia ci ha affidato. La fruizione dei beni culturali, che è la più alta forma in cui si concretizza la loro valorizzazione, può infatti avvenire solo se essi sono adeguatamente protetti; dall’altro lato, più alto è il numero di visitatori, maggiori e più complesse diventano le esigenze di protezione contro gli episodi criminosi. Oggi le più moderne tecnologie non solo garantiscono la massima tutela dei beni protetti ma diventano anche un efficace strumento per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale, come è avvenuto in diversi progetti sostenuti in questi anni dalla Fondazione.
Come ha sottolineato Carlo Hruby, “il mondo della cultura e quello della sicurezza hanno apparentemente poco in comune. Da una parte l’arte, la storia e la bellezza, dall’altra la tecnologia: due universi distinti che hanno però trovato un punto d’incontro nell’attività della Fondazione per la protezione del patrimonio culturale: 26 progetti sostenuti, 14 convegni e 3 volumi pubblicati sono una chiara dimostrazione del bisogno di sicurezza dei beni culturali”. L’unione di questi due mondi – prosegue Carlo Hruby – “è anche il senso della giornata odierna, che vede coinvolte le più importanti personalità dei beni culturali insieme ai migliori installatori di sicurezza italiani. Se da un lato la protezione e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio deve passare attraverso una capillare sensibilizzazione degli operatori dei beni culturali sulle possibilità che le attuali tecnologie offrono per la sicurezza, dall’altro gli installatori di sicurezza sono chiamati a elaborare soluzioni studiate su misura e a interpretare con professionalità e impegno le esigenze del mondo dei beni culturali”. Unanime è stato il riconoscimento dell’attività della Fondazione Enzo Hruby da parte dei relatori, le cui trattazioni hanno offerto molti spunti di riflessione. Cristina Acidini si è interrogata sul tema della sicurezza delle opere che costituiscono il cosiddetto “museo diffuso”, portando ad esempio la Loggia dei Lanzi, lo straordinario monumento trecentesco in Piazza della Signoria diventato nei secoli una vera e propria “sala” all’aperto nella quale sono ospitate sculture di eccezionale pregio fruibili liberamente giorno e notte. “Proteggere la Loggia dei Lanzi con una cancellata – ha dichiarato la Soprintendente - sarebbe una scelta facile ma significherebbe sottrarla alla fruizione e mettere la sicurezza a spese della sua valenza estetica e del suo significato”.
Il Direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci ha aperto interessanti spunti di riflessione sul tema del trasporto dei capolavori in occasione delle mostre, sottolineando come le moderne tecnologie consentano oggi di trasferire le opere nella massima sicurezza. D’altra parte esistono purtroppo “le variabili imprevedibili”, come l’attentato di via dei Georgofili che nel 1993 provocò, insieme alla morte di cinque persone, la distruzione di diverse opere conservate agli Uffizi. Paolucci ha inoltre espresso l’apprezzamento per l’impegno della Fondazione Enzo Hruby ricordando il progetto sostenuto a Varallo Sesia per la protezione e la valorizzazione del Sacro Monte.
Il Direttore Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBAC Anna Maria Buzzi ha invece sottolineato come il nostro Paese abbia la più alta concentrazione di beni culturali al mondo e un grande bisogno dell’intervento dei soggetti privati: “ognuno di noi si deve sentire partecipe dell’opera di difesa del patrimonio culturale italiano”.
Nel corso dell'incontro un momento particolare è stato dedicato alla nomina di tre nuovi Amici Onorari della Fondazione Enzo Hruby: il Nucleo Polizia Tributaria di Roma-Guardia di Finanza, Armando Torno del “Corriere della Sera” e Giacomo Gagliardini, Presidente dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte.

RASSEGNA STAMPA
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Durante l’evento sono stati premiati i vincitori e i finalisti del Premio H d’oro 2013.
In linea con l’impegno sempre più specifico della Fondazione Enzo Hruby per la protezione del patrimonio culturale italiano, una delle novità di questa edizione del Premio H d’oro è stata l’ampliamento della categoria Beni Culturali in Beni Culturali Ecclesiastici, Edifici Storici e Beni Culturali Museali. I vincitori di queste categorie hanno avuto il privilegio di essere premiati dal Direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e dal Direttore Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBAC Anna Maria Buzzi al termine dei loro interventi.

Per maggiori informazioni visita il sito www.accadoro.it