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EHF - Sicurezza per la cultura

COP EHF n1 2021

La rivista "EHF - Sicurezza per la cultura", organo ufficiale della Fondazione Enzo Hruby, è una pubblicazione quadrimestrale che affronta da vari punti di vista il tema della sicurezza dei beni culturali. In ogni numero sono presenti le notizie di furti, recuperi e nuove tecnologie al servizio della protezione e della valorizzazione del nostro patrimonio e interviste a personaggi di spicco che operano nel mondo dei beni culturali.  Un ampio spazio è dato inoltre alla trattazione delle varie iniziative sostenute dalla Fondazione Enzo Hruby volte a promuovere la cultura della sicurezza, tra cui il Premio H d'oro.

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Sicurezza e cultura:  insieme per sostenere la “rinascita” dell’Italia
Editoriale di CARLO HRUBY

Il 4 marzo 2021 è una data speciale per noi: ad un anno esatto dai giorni più bui dell’e-mergenza sanitaria ci siamo incontrati “virtualmente” con gli esponenti alla guida di alcune tra le più importanti realtà impegnate nel panorama culturale italiano -  Renata Codello della Fondazione Giorgio Cini, Andrea Erri del Teatro La Fenice di Venezia, Tiziana Maffei della Reggia di Caserta e Andrea Mascetti della Commissione Arte e Cultura della Fondazione Cariplo - per inaugurare un percorso ricco di significato e al tempo stesso con un intento molto pragmatico: offrire spunti di riflessione ed esperienze concrete sul ruolo che le attuali tecnologie possono svolgere in termini di protezione dei beni e delle persone, ed insieme di valorizzazione dei luoghi di inte-resse culturale del nostro Paese. Musei, biblioteche, teatri, che grazie all’utilizzo delle più moderne e avanzate tecnologie possono ottimizzare l’offerta al pubblico dei tesori conservati, gestire al meglio i flussi delle persone, migliorarne l’esperienza di visita. Questo percorso – che abbiamo ideato e realizzato insieme a Essecome/Securindex, testata di riferimento nel settore della sicurezza - si colloca nell’ambito dell’impegno della nostra Fondazione per far dialogare il mondo dei beni culturali con quello della sicurezza e le sue tecnologie; il coinvolgimento degli esponenti delle più prestigiose realtà culturali del nostro Paese  ci consente di condividere al meglio i rispettivi know-how e le rispettive esperienze, per far sì che possano diventare dei modelli virtuosi per molteplici altri contesti. Dopo la tavola rotonda inaugurale del 4 marzo ora il nostro percorso sta raggiungendo numerose regioni d’Italia, per conoscere le diverse realtà locali, e per entrare più nel dettaglio delle esigenze precise e diversificate che un ter-ritorio così eterogeneo come il nostro può e deve esprimere. Oggi la nostra strada è in salita, ma credo che l’obiettivo che ci dobbiamo porre non dovrebbe essere quello di una ripartenza dal punto in cui ci trovavamo quando siamo stati colti dalla pandemia, ma quello di una “rinascita” dell’Italia da ciò che ha di più grande e prezioso: la vitalità incredibile del settore della cultura e dello spettacolo, che è emersa in maniera anco-ra più evidente proprio in mezzo alla tempesta; il valore stupefacente del patrimonio culturale, che dobbiamo imparare a considerare la nostra maggiore risorsa dal punto di vista culturale, economico e sociale; i nostri giovani, ai quali dobbiamo insegnare a conoscere, a proteggere e a valorizzare questo tesoro immenso.