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Martedì, 19 Marzo 2024
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Santa Maria dei Miracoli

La protezione del Santuario di Santa Maria dei Miracoli di Andria
Una risposta concreta contro il dilagare dei furti nelle chiese
 
BasilicapAndria - Nell’ambito della propria attività di tutela del patrimonio culturale italiano, la Fondazione Enzo Hruby ha sostenuto, insieme alla società Allarm Sud, la protezione del Santuario di Santa Maria dei Miracoli di Andria, dove in passato sono purtroppo avvenuti episodi di furto e di vandalismo. A realizzare il progetto è stata la stessa Allarm Sud, che ha installato i sistemi di videosorveglianza e antincendio.
La conferenza stampa di presentazione del sistema – che è già funzionante da alcuni mesi - si è svolta mercoledì 15 gennaio nella Sala Consigliare del Palazzo di Provincia di Andria.
Hanno portato i loro saluti il Vicario Vescovile Don Gianni Massaro, in rappresentanza del Vescovo di Andria Raffaele Calabro, il Sindaco di Andria Nicola Giorgino, il Presidente della Provincia Francesco Ventola e il Presidente dell’Associazione Madonna dei Miracoli Giuseppe Confalone. Dopo di loro sono intervenuti Padre Cerulo Mennato, Parroco del Santuario di Santa Maria dei Miracoli, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Anna Vella, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta, Andria, Trani e Foggia, Tommaso Scaringella, titolare della società Allarm Sud, e Donatella Maria Cicco e Giuseppe Bruno, che hanno progettato e diretto i lavori. L’incontro è stato moderato da Nicola Curci, giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno”.
“Dopo tanti progetti sostenuti in tutta Italia – ha dichiarato Carlo Hruby – ci mancava un intervento al Sud. Il Santuario di Santa Maria dei Miracoli è un esempio di quel patrimonio definito ingiustamente “minore” e che in realtà rappresenta una delle più grandi ricchezze del nostro Paese. Il patrimonio culturale italiano è così vasto e diffuso su tutto il territorio nazionale da rendere piuttosto complessa la sua protezione, soprattutto per quanto riguarda i beni ecclesiastici, che da soli costituiscono il 70% dei beni culturali in Italia. Se si pensa che i furti nelle chiese rappresentano ben oltre la metà dei furti dei beni culturali in Italia – si è passati dal 52% del 2012 al 55% del 2013 - proteggere questi luoghi contro i furti e gli atti di vandalismo, garantendo al contempo la loro fruizione, assume un’importanza fondamentale, ed è oggi possibile grazie alle più moderne tecnologie di sicurezza. L’avanzato sistema realizzato per il Santuario di Santa Maria dei Miracoli diventa così un modello per le numerose realtà analoghe che ancora necessitano di una adeguata protezione. Questo progetto è anche un esempio di ottima collaborazione tra pubblico e privato e l’accoglienza e la visibilità che le Autorità e la comunità di Andria hanno offerto alla nostra Fondazione sono per noi motivo di grande soddisfazione”.
La protezione del Santuario è stata realizzata mediante l’installazione di un sistema di videosorveglianza e di un impianto antincendio. Tommaso Scaringella, e dopo di lui l’architetto Donatella Maria Cicco e l’ingegnere Giuseppe Bruno, si sono soffermati a descrivere le potenzialità del nuovo sistema, costituito da 11 telecamere di ultima generazione e finalizzato alla tutela dei visitatori e delle opere presenti all’interno del Santuario. L’impianto di rilevazione incendio assume un’importanza fondamentale in un contesto come quello in oggetto, che presenta molte strutture lignee, a partire dallo straordinario soffitto seicentesco a lacunari della Basilica Superiore.
Come ha messo in luce il funzionario della Soprintendenza Anna Vella, per la realizzazione del sistema di sicurezza del Santuario sono state trovate soluzioni non invasive, prestando la massima attenzione a mimetizzare le apparecchiature di sicurezza nel rispetto delle strutture architettoniche e dei manufatti artistici esistenti.
Al termine della conferenza stampa si è svolto un brindisi inaugurale all’interno del Santuario in un clima di grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto. Come ha sottolineato Padre Cerulo Mennato, questo intervento ha infatti “portato serenità” alla comunità dei fedeli e a quanti hanno a cuore questo scrigno di arte e di fede.

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