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Martedì, 15 Ottobre 2024
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La Fondazione Enzo Hruby e la società Allarm Sud per il Monumento ai Caduti di Andria

LA PROTEZIONE DI UN LUOGO CARO ALLA COMUNITÀ PRESO DI MIRA DAI VANDALI 

monumento ai caduti di andria800 vite spezzate. Questo è il peso della tragedia che la città di Andria subì durante la Prima Guerra Mondiale. Un destino che la accomuna a migliaia di altre città d'Italia e d'Europa, dove il primo, e poi il secondo conflitto mondiale, falciarono letteralmente le generazioni. All'indomani di queste catastrofi, i sopravvissuti provarono a immaginare il domani senza dimenticare i propri cari defunti. Ed ecco che non esiste città, grande o piccola, che non abbia in Italia il proprio monumento ai caduti, intorno al quale le istituzioni e i cittadini si raccolgono per celebrare la memoria di tante vittime innocenti. 

Ad Andria la decisione di realizzare il Monumento ai Caduti prese avvio su sollecitazione dell’Associazione Mutilati e dell’Associazione Combattenti. Nel 1925 venne indetto un concorso d idee per la realizzazione del Monumento che, originariamente, doveva sorgere nella piazza antistante il Municipio. Successivamente fu deciso di porlo al centro del giardino “Parco della Rimembranza” – attualmente “Parco IV novembre” – dove furono piantati 800 alberi a memoria degli andriesi caduti, in linea con il disegno nazionale dei Parchi della Rimembranza, che prese avvio nel 1922. Inaugurato nel 1930 e fortemente legato alla tradizione andriese, il Monumento ai Caduti di Andria è costituito da un arco trionfale neoclassico progettato dall’ingegnere Riccardo Ceci . Al centro dell’arco, nel prospetto principale, è presente una statua in bronzo raffigurante una Vittoria Alata, realizzata nel 2011 come copia dell'originale dell’artista andriese Vincenzo Ruta, rimossa durante la Seconda Guerra Mondiale per donare il suo metallo alla patria. Il Monumento ai Caduti di Andria è stato oggetto del più recente intervento di protezione sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby, in collaborazione con la società Allarm Sud di Andria, la quale ha realizzato un avanzato sistema di videosorveglianza offrendo un proprio contributo concreto. Il monumento, molto caro ancora oggi alla popolazione locale, è purtroppo salito nel 2022 agli onori delle cronache a causa di un episodio di vandalismo che provocò l'imbrattamento del bene con scritte e disegni osceni di vario genere. L’intervento sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby ed eseguito dalla società Allarm Sud ha avuto come oggetto la realizzazione di un avanzato sistema di videosorveglianza che permette oggi di offrire un controllo costante al Monumento ai Caduti e alle sue adiacenze. Il sistema, su rete IP, è composto da diverse telecamere Day&Night antivandalo, installate in punti strategici per garantire una copertura completa dell'area. Questo valido sistema di monitoraggio, costantemente attivo, permette il controllo continuo delle immagini con possibilità di accesso remoto da parte della Polizia Locale.

“Il vandalismo che colpisce i beni culturali è purtroppo sempre più diffuso in Italia, tanto che la nostra Fondazione ha deciso di dedicare a questa tematica la sua nuova iniziativa editoriale “La Bellezza Sfregiata”, esplorando le diverse dimensioni di questo fenomeno dilagante ed esaminando le nuove prospettive e soluzioni utili a contrastarlo, mettendo in luce il valore delle attuali tecnologie. Come quelle impiegate nel sistema di videosorveglianza dedicato al Monumento ai Caduti di Andria, che ha visto la nostra Fondazione nuovamente affiancata dalla società Allarm Sud, la quale opera con grande professionalità ed ha particolarmente a cuore la tutela del patrimonio culturale del proprio meraviglioso territorio”.

“L'installazione di questo avanzato sistema di videosorveglianza – sottolinea Tommaso Scaringella, titolare di Allarm Sud - migliora significativamente la sicurezza del Monumento ai Caduti di Andria attraverso un monitoraggio costante che permette di prevenire atti vandalici e di offrire un'adeguata protezione del sito. La nostra azienda è particolarmente attiva nel campo dei beni culturali ed è già intervenuta negli anni passati al fianco della Fondazione Enzo Hruby per la protezione della Basilica di Santa Maria dei Miracoli di Andria e dell'importante mostra dell'artista Banksy presso il Teatro Margherita di Bari. Anche in questo caso la collaborazione è stata fondamentale per la messa in sicurezza di questo bene così significativo della nostra città e ci spinge a progettare soluzioni di sicurezza sempre più innovative e all'avanguardia”.