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Martedì, 15 Ottobre 2024
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Mostra “Raffaello e l’eco del mito”

Mostra RaffaelloDal 27 gennaio al 6 maggio si è svolta alla GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo la mostra “Raffaello e l’eco del mito”.
Partendo dal San Sebastiano dell’Accademia Carrara, l’esposizione – a cura di M. Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio – ha raccontato la formazione del maestro urbinate, la sua attività e la sua fortuna. Oltre venti lavori originali di Raffaello, opere di Memling, Berruguete, Perugino, Pintoricchio, Signorelli, per citarne alcuni, hanno ricostruito con rigore uno spettacolare contesto culturale di altissimo profilo, offrendo al visitatore un percorso emozionante che restituisce Raffaello alla dimensione più alta del mito.
A completamento del percorso espositivo è stato selezionato un corpus di opere del Novecento e del XXI secolo realizzate dagli artisti che meglio hanno raccolto l’eredità del grande Maestro rinascimentale. L’influenza dell’artista urbinate si ritrova infatti nei “d’après” di Luigi Ontani, Salvo e Francesco Vezzoli, nel tratto di Pablo Picasso, nella magia pittorica di stampo classico di Giorgio de Chirico e Antonio Donghi, nella figurazione celebrativa di Carlo Maria Mariani e nelle fotografie digitali di Mariella Bettineschi. E ancora, nelle opere “impacchettate” di Christo, nelle figure femminili ritratte da Omar Galliani, nella ricerca formale combinata a enigma di Pietro Roccasalva e nei lavori di tre artisti concettuali che dialogheranno con l’opera del Sanzio in un excursus attraverso i secoli: Ettore Spalletti, capace di fare propria l’intimità universale che ha attraversato la storia dell’arte; Luciano Fabro, che evoca uno dei capolavori di Raffaello, e Giulio Paolini, che presenta un’opera inedita realizzata proprio a partire dal San Sebastiano.
In occasione della mostra – organizzata dalla Fondazione Accademia Carrara e realizzata in collaborazione con la GAMeC – la Fondazione Enzo Hruby ha sostenuto la sua messa in sicurezza attraverso una protezione puntuale di alcune delle più prestigiose opere in esposizione.